28/12/14

Il coraggio delle scelte.




      L' amore immenso, insopportabile. L' amore che ti addolora, quello difficile e di cui si ha paura. Meglio quello dei vent' anni, frivolo, importante, senza vezzi ne confini apparenti ma con le maschere che ancora non l' hanno compromesso. Capirlo e' più semplice, guarirne forse anche, ma senza dubbio lascia meno sensi di colpa quando va via. Ecco perché e' più facile. Ci si innamora, poi l' amore o l' oggetto dell' amore arrivano a deluderci, ed in mezzo a drammi di cui non si delimitano gli argini, si soffre e talvolta si perdona. L' amore delle età avanzate si plasma su una base già mescolata che proviene da altro. Riguarda se stessi, perché nella maggior parte dei casi si ha già amato. Probabilmente la delusione ha già scalfito quella linfa dell' amore che infiamma. Il calore che lo avvolge e' diverso, come un ricordo di quel fuoco da rinvigorire e da riaccendere. Come brace giace dentro le nostre intensità, le percezioni. Dentro i nostri sguardi si insinua e si alimenta, dando significati o ragioni a comportamenti che ci tolgono l' ipocrisia, quelle maschere che indossiamo per timore di tornare ad amare. Arde pensoso e riflessivo, avvolgendosi ed arrampicandosi di nuovo su quel ramo di sogni che abbiamo tirato via quando tutto ci e' sembrato da perdere. Ed invece ancora lì, immobile e melenso, senza timore di apparire per com' e'. Esso giace voltandosi soltanto di fronte al non volerlo accettare non capendone la sua complessità. Irradia i nostri pensieri e di essi si nutre, non capendo quale direzione prendere per liberarsi. Forse si eleva in volo per poi ricadere a terra sbattuto dalle vertigini dell' età andata. Forse si poggia e si stringe a quella terra, impedendo a qualsiasi cosa di spostarlo altrove. Forse scava, finendosi le unghie nel terreno e scoprendo il sottosuolo per dar luce. Sotto i colpi anziani immobile patisce. Messo al vento e ai sogni il cuore ancora nasce. Fermo, torna giovane per poi cospargersi di ragnatele e polvere, fino a che le calde braci facciano il loro sciogliendo quell' attonita rinuncia in qualche lacrima caduta. Tutto tace, come dopo un terremoto. Tutto quel che resta e' ricordo, paura, e al tempo stesso il brusio qua e la di qualche superstite che di morirne non ne vuol proprio sentire. L' amore che resta dentro una persona sola e' più pesante ed aggressivo soltanto verso la stessa. Ecco spiegato il perché di tante coppie costruite su quella maschera. Persone che non vogliono esser sole. Matrimoni, figli e relazioni sono spesso il rifugio di chi non ha il coraggio di sentirsi vivo. Spostano su altri la virtù venuta meno e sugli stessi poi ricade il tomo delle colpe per le scelte che non si e' volute fare.

Roberto De Sanctis - All Rights Reserved

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