09/12/14

Brividi.




         Come in una piscina di acqua termale sono in montagna e mi immergo quando fuori dall' acqua si gela e sta nevicando. Il calore ed il fumo mi fanno sudare e la fronte madida accoglie i cristalli di ghiaccio soffice che si poggiano mitigando il freddo nel caldo ed il caldo nel freddo. Le stelle celate da un piatto cielo grigio comunque sono lì, più vicine, come quella Luna immaginata, ela cornice di quel quadro e' la montagna, e quel colore grigio e blu che appare luminoso con la neve. Punto i piedi bollenti per sentirli e ricordare che ci sono, poi mi abbraccio e mi immergo un centimetro in più per godere di quei sensi. Ho cura di me in questo modo, come i fon di una stanza rotonda concentrati nel caldo e nel letto, sempre brividi e crude lenzuola. Asciugando morbidi tessuti accolgono e riparano da un alito di vento che giunge dall' esterno, e altri fon per scaldare e altri morbidi sospiri per accogliere il calore.
Ermetica visione di un mondo solitario e silenzioso dove tutto avvolge e protegge dalle forze che da fuori montano. Resto lì in quell' idea di sospeso già provata e poi cercata ancora e ancora. Mescolo le soglie di quei mondi paralleli alla realtà, con quegli ingressi che da quegli attimi ritornano alle prove empiriche del quotidiano. Lo schema rimane quello, come il tentativo di gestire la possibilità di esserne dentro oppure fuori. Tintinnii di ricerche sbagliate e delusioni sorde si mescolano al sontuoso trionfo di un rinnovato calore che dona quiete. Tutto resta immobile, l' unico aspetto che la staticità d' insieme non avvolge e' al solito la mente. Picchetti di libertà e reti di desiderio. Vette, freddo spirato, tessuto cutaneo protegge e non sente. Calore abbraccia, mentre la mente danza in un vortice di movimento che in una bolla di delirio muove le immagini bloccate di una foto andata via che resta fissa.

Roberto De Sanctis - All Rights Reserved

Nessun commento:

Posta un commento