15/08/14

Livelli.



         Adoro i libri, non per il contenuto o per la copertina, ma per il pensare che mi suscitano.
Come e' fatto? Non ci si pensa quasi mai, ma un libro e' una delle poche cose nelle quali si può trovare la commistione perfetta fra volume e forma.
Pensaci un po'. Apri la copertina, ed oltre il bianco della prima pagina ed il titolo e dediche alla seconda, saltata l' introduzione (non vorrai mica comprare un' idea fornita da altri di quanto stai per leggere...) ti si manifesta una mezza pagina d' inizio.
Alt.
Prima cosa. Sei sul bordo della piscina e guardi l' acqua. Qualcuno fa il bagno ma non sai ancora se e' gelida o fresca: immergi il piede, la mezza pagina. Non sai ancora se il libro ti piacerà ma parti.
Inizia la tua lettura ed all' ultima riga già la mano sfila per voltarne una nuova, quasi accarezzandola.
Questa e' la fase in cui io controllo quasi sempre il numero a piè della nuova pagina.
Avanti.
Quando sei alla pagina 20, o giù di lì, accade che cominci a controllare lo spessore di quanto letto. Questa e' quasi sempre il momento in cui ci si stanca, se il libro ti sta annoiando o, meglio, non ti sorprende come tu avresti pensato.
Smetti.
E rifletti...
Certo... una lettera...una A che e' una A che ne sa che senso assume in una PAROLA  accostata alle altre lettere?
La stessa PAROLA: li, ferma, immobile.
PAROLA. Ma la dinamicità che gli da una frase, il senso che assume nel contesto, magari con un PUNTO, una VIRGOLA od un ACCENTO...vuoi mettere?
Penso ad Edwin A. Abbott. Un prete alla fine dell' 800 ha provato a spiegare la stessa cosa con la geometria, in un suo libro: Flatland.
FRASE, paragrafo o PAGINA. Voltata, osservata, toccata, letta. Poi un' altra, ed un altro capitolo ancora, fino a che il libro finisce.
Il fatto che ti sia piaciuto in qualche modo ti consola. Se il libro e' stato proprio bello addirittura azzardo che ti dispiace, un po' come quando sei alla stazione ed il treno con la tua amata sta per partire...il momento del fischio. La copertina si chiude ed il prezzo stampato sta li a ricordarti che tutto e' finito. Ciò che rimane e' la lettera A. Sola, in una PAROLA, di una FRASE, per una PAGINA di un CAPITOLO, nel LIBRO. Metafora di reincarnazione. Metafora della vita. Dove il trascorso e' ricchezza per tutto quanto non si conosce. Dove si attende con ansia e curiosità i prossimi eventi sapendo che ad un tratto tutto il LIBRO sarà finito.

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