29/09/14

Il Passato.



        Aliti di un passato amaro riaffiorano in pochi istanti. Ricordi sepolti di sensazioni piegate emergono sul desolante limo di una paludosa lettura. Una mescola di umido ed acque sporche ammassano fango nei miei pensieri mentre volgo lo sguardo a quello che fu; ciò che vedo non mi piace per niente e ho deciso in un solo attimo che neanche questo sarà il mio orizzonte. Velate parole, pronunciate sulla base del nulla, hanno già guastato quanto era inimmaginabile e magico nel mio trascorso. Avrei saltato mondi di fantasia a piè pari per rivedere ancora quei prati dolci di melassa e grano, mentre il sogno di poterli pensare ancora solletica la mia pelle con brividi intensi come scosse elettriche.
Un impulso di immobile raccapriccio per degli stati d' animo fuggiti via secoli fa, come in una vita vissuta altre volte dove sono già morto, impercettibili tornano come un lampo. La saetta non scuote perché la scorza e' oramai granitica, ma incide. L' umore e' pessimo, ma la solita mano di vernice già si prepara per colorare anche questo.
Il mio pennello e' passato su tutta la tela, colorando a tratti anche la stessa cornice. Il timore e' che parte della tavola restasse scoperta a far male, e doveva andar via. Lavoro già fatto, per il quale la strada ho trovato con anni. Grumi di colore essiccati consegnavano uno spessore rocambolesco ed un vento gelido inghiottiva l' opera nel trascorso, un buco nero di una dimensione lontana, che doveva essere agli antipodi di ciò che sono. I pastelli raccontano e gettano via, ma la penna o il pennello ricordano, descrivono. Una sensazione cupa coperta da un verde prato, la noia sopraffatta dal giallo luce di un sole potente. Arancio, marrone e altro verde per le foglie che cadono giù: cadi anche tu.
La fragilità di un individuo va compresa, ognuno grida al suo passato e alla sua strada. La fragilità non e' pretesa, né certo può mai diventare accusa. Il casello di questa autostrada è passato da tempo, egoismo celato dietro la sua insicurezza ha terminato i miei giorni con lei: ne ho pagato il pedaggio. Un conto salato e rinuncia ai miei sogni sopiti, ma soltanto una cosa ho imparato: da quel giorno io sono me stesso e non cambio un istante.
Quando un giorno persona paziente sarà buona stella, vorrà dire che avrò scelto per me ciò che cerco, cioè quella. Mi giunge in aiuto e quel sogno ricorre come monito. Vedo un crepaccio e ci sono concave aiuole, alte come verdi montagne. A terra quelle onde di metallo si incontrano e delimitano il confine di un asfalto spaccato. In cima a queste montagne aiuole pini e l' immagine mia che sospesa si getta nel buio. Il mio sogno e' interrotto, ho paura, e proprio in quel punto mi sveglio.

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