13/01/15

Cripto.




    Frugare negli aspetti più inconsueti delle mie reazioni mi abbottona, mi chiude come un nautilo sulle mie incertezze sulle quali riflettere, sulle novità dalle quali prendere spunto, al solo scopo di valutare se il cammino ha le solite curve e tutte quelle salite, le difficoltà, all'apice delle quali le soluzioni sono quella pianura che ci coccola col suo paesaggio. Selvaggia la fatica mi fiacca, come il tempo e la rassegnazione quando un urlo arriva un sordo ed un pensiero a un muto. Trovare altre vie per la comprensione, per l' analisi, affinché tutto rientri nei medesimi canoni anche se con regole e opere differenti. Scossa è la fronda dei miei pensieri, ciò che vedo ha forme distanti dalla stessa scena fissata da altri, mentre la cornice e' di un colore cupo ma da una rara profondità al chiarore che dall' interno si propaga verso il suo confine. Volumi di nettari intarsiati colano ambra, riflettendo rotondità di bolle incastonate su superfici di solido con la forma di un miele rappreso. Ad agitare la scena una sbuffata di fumo che come nebbia da un che di misterioso ed intrigante, e cela, priva la luminosità e la nitidezza di altari e volti, di sfondi e nebulosi soggetti. Tracciata la linea, vìola le regole e distrugge i convincimenti aprendo però la mente a nuovi orizzonti disegnati di pastello e vimini intrecciato. Cortecce si avvinghiano come nodosi rami per rappresentare una cornice insolita e per essere recipiente di una via nuova di crescita ed ascetismo eremitico. Orme, null' altro che orme. Sono la cronaca dei miei passi già percorsi e mostrano, con la provenienza, anche le possibili direzioni. Calcare di più il passaggio, segnare per convincersi che sia sempre deciso. Ma la frivola idea di accarezzarne il fondo scivola in un oblio condotto verso un centro inafferrato. Immobile si flette cercando ancora il senso di una risposta a domande che non ne hanno. Staticità, lucidità o quasi noia, alimentano il magma cerebrale che produce idee, che come vespe si liberano per esplodere in uno spruzzo di vernice propagato verso il cielo.

Roberto De Sanctis - All Right Reserved

Nessun commento:

Posta un commento