07/02/15

Profumo di Rugby.

 


          Grazie Alessandro. Leggo in questi giorni, in cui si approssima il torneo delle Sei Nazioni, tante persone che non sanno nulla di Rugby commentare in maniera negativa questo Sport o commentare il modo scelto dai tifosi del Rugby di seguire questo Sport. Come se il popolo del Rugby avesse chiesto di dispensare pensieri o commenti a queste persone.
Non ho certo l' interesse, questo sia chiaro, a convincerli a seguirlo, spiegarlo a chi non comprende sarebbe perfettamente inutile, ma ho apprezzato il fatto che tu abbia rimarcato come non ci interessino affatto gli aficionados occasionali, anche se questo, per carità, non significa che siamo tutti praticanti o profondi conoscitori, anche perché le regole di questo Sport sono soggette a continui cambiamenti da parte dell' International Rugby Board (IRB), la sua massima istituzione, ai fini di migliorare e rendere sempre più chiaro e determinabile questo gioco. 
Concordo anche con l' amico Runa sul fatto che e' inammissibile che la Nostra Lazio debba giocare il Lunedì ( oltretutto su un campo che sarà ridotto ad un campo di patate dopo oggi...) per lasciare spazio alla nazionale di Rugby. E' inammissibile, come e' inammissibile che per disinteresse politico od interesse economico dei soliti "palazzinari", lo Sport italiano che, in assoluto, porta più tifosi all' estero al seguito con la sua nazionale ( Calcio compreso...), e che fa arrivare a Roma una media, solo dall' estero, di 30.000/35.000 turisti ogni anno,concentrati in due o tre weekend, con tutti gli introiti che ne conseguono per il Comune di Roma, continui a non avere una sua casa nella capitale. E' assurdo. 
E comunque, se posso esprimermi, trovo assai curioso vedere come molte persone elogino l' attore Al Pacino per quello straordinario monologo fatto alla sua squadra nel film "Any given Sunday ( Ogni maledetta Domenica)" che esalta lo spirito di uno Sport come il Football Americano, quando leggo le stesse criticare il "Papà" del Football Americano. Il Rugby ha il medesimo spirito del Football, anche se forse sarebbe più corretto dire il contrario. Quello che viene raccontato in quel monologo e' lo stesso identico ardore che muove migliaia di praticanti a giocare ed appassionarsi al Rugby. Le uniche differenze, fermo restando che sono Sport molto diversi, stanno nel fatto che il Rugby e' più genuino, reso meno "industria", e che nel Rugby non si usano le protezioni che hanno i giocatori di Football Americano. 
Webb Ellis ci ha regalato un sogno. Probabilmente non ha la stessa eco di altri Sport come il Calcio, e per quanto riguarda i nostri confini nazionali, lo stesso seguito, ma per quegli identici centimetri 15 giocatori lottano fino a terminare i loro fisici. Oggi, come nei test matches di Novembre, come nei prossimi mondiali e nei Sei Nazioni a venire, il popolo del Rugby indosserà cappelli, maschere e parrucche, vestirà in maniera bizzarra e berrà parecchia birra e molto vino, per gioire della volontà che quei 15 nostri connazionali metteranno sul campo da gioco per cercare di conquistare quei centimetri. Se poi non ce la faranno, pazienza, bravi i fratelli irlandesi, ma avrà comunque trionfato il Rugby.
Potrei raccontare moltissimi aneddoti che mi hanno legato visceralmente a questo Sport, e per la verità mi riservo di farlo in qualche prossimo breve. Probabilmente il Sei Nazioni ha agito in maniera indelebile sul mio modo di vedere le cose da quindici anni a questa parte, ma preferisco concludere questo scritto con un' affermazione sentita in uno dei miei viaggi appresso al Rugby: "Una palla rotonda te la può restituire anche un muro, una palla ovale te la può passare soltanto un compagno". Buon Sei Nazioni a tutti. Viva l' Italia.

P.S. Ringrazio Alessandro, Leonardo, Riccardo e Runa per lo spunto.

Roberto De Sanctis - All Rights Reserved

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