22/03/16

Un delitto fatto in casa?



     Premetto che le mie probabilmente sono delle supposizioni assurde. L' unico dato certo e' che persone hanno di nuovo perso la vita per la follia di "un" qualcuno. La cosa che proprio non mi va giù e' che questo qualcuno, complice la disinformazione ( e la pigrizia) di molte persone, vuole convincermi che il mondo arabo e' il male assoluto e che c' e' qui "papino" a proteggermi dall' uomo nero. 
Ancora un nuovo attentato nel cuore dell' Europa, esplose due bombe a Bruxelles, una all' aeroporto ed una in metropolitana. Cazzo, che bastardi! Islamici di merda! Maledetti terroristi! E giù foraggio per nutrire ancora un odio verso ciò che non si vuol conoscere e che qualcuno deve convincerci che si deve combattere. Ma poi rifletto sulla cosa e trovo strane coincidenze, dunque un nuovo brivido percorre la mia schiena perché, come a Parigi qualche mese fa e nel caso di Charlie Hebdo che tutti ricorderanno, lo scorso anno, ci sono alcune similitudini che mi lasciano piuttosto perplesso.
Intendiamoci, l' unica cosa vera di queste faccende sono le persone decedute. Mi pongo questi dubbi infatti soltanto per un senso di giustizia che devo a loro. Immaginare che siano morti per l' ennesimo segreto di Stato da conservare in polverosi archivi, oppure per il delirio di qualche pezzo di merda che li ha usati come espediente per perseguire un altro fine, mi fa vomitare.
Il terrorista colpisce nei punti nevralgici della politica. Lo scopo e' sensazionalizzare la platea, come uno schifoso colpo di teatro. Ed e' così che l' elemento finale, l' epilogo della precedente commedia, quel Salah che per sei mesi se n' e' stato indisturbato nel quartiere di Molenbeek senza che alcuna forza di Polizia vigilasse su alcun suo movimento, diviene d' incanto il preambolo per questo nuovo sensazionale fatto. Ai più sembrerà un pò strano che, arrestato lui, in maniera praticamente immediata si siano succedute oggi queste due violente esplosioni. E dove? Nel centro nevralgico della politica europea, quasi un monito.
Ora, mi aspetto che si parta col filotto di: A) musulmani di merda; B) tornate a casa vostra; C) abbiamo paura; D) cosa possiamo fare per difenderci.
Ecco fatto. Si crea una esigenza, una necessità, e nel pacchetto e' compresa direttamente anche la risposta che ci daranno: l' ennesimo sacrificio chiesto a ragion veduta, per confrontarci e sconfiggere il terrorismo ( o come diceva l' illustre predecessore di un Nobel per la Pace dato troppo frettolosamente...war on terror, ma non ne ricordo il nome...). Beh...un giusto prezzo un piccolo ulteriore impercettibile giro di vite sulle libertà personali allo scopo di sentirsi un pò più sicuri...
Ma io sono un bastian contrario, e mi permetto di avanzare dei piccoli sospetti. E lo ripeto, non per essere il complottista incallito di turno, ma perché quando ci sono delle vittime innocenti in ballo, sia chiaro, mi rode il culo in una maniera che descrivervi sarebbe difficile, soprattutto se dietro solo penso che ci possa essere un fine, ma soprattutto un mandante, differenti da quelli che sono emersi dai fatti.
LI hanno chiamati "false flags". Sono usati per impressionare la popolazione e guidarla verso un sentimento. Il tutto avviene per fini politici o militari, o se si deve difendere l' operato di qualcuno se non nasconderlo.
Intendiamoci, il tempo e' galantuomo, e chiunque, nessuno escluso, deciderà se accomodarsi nella tomba laido, con le sue banconote a marcire, oppure con una coscienza. Quello che chiedo a me stesso, e' che quando sarà il mio turno, vorrò soltanto avere la certezza di morire sapendo quale faccia abbiano i miei nemici, nel senso che non voglio andarmene con delle false certezze istillate da altri al mio posto.
Veniamo al punto, alle mie folli supposizioni. Terrorismo in Europa, e negli U.S.A. prima (11 Settembre, ma anche il '98, nella metropolitana sotto il WTC... poi Oklahoma City, ecc...). Ciclicamente avvengono cose. Di qua Londra, Madrid, Oslo, Parigi, ed ora Bruxelles. La matrice "presunta" non e' sempre religiosa. A volte due fratelli ceceni: Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, che fanno esplodere un ordigno sulla dirittura di arrivo alla maratona di Boston (e' l' Aprile del 2013). E' curioso che il primo venga ucciso dalla Polizia a distanza di 48 ore (deve aver offerto strenua resistenza per indurre gli agenti a terminarlo in maniera così repentina...). Certo, da vivo avrebbe potuto dire parecchie cose sulle modalità e sui mandanti di quel folle gesto, ma... tant' e'... Comunque anche il secondo e' condannato a morte con sentenza definitiva, e tutto rimarrà sepolto con loro. Che fosse una pressione contro la Russia? La Cecenia, si sa, e' uno dei territori più problematici per Mosca, fatto sta che poco dopo, e' esplosa feroce la crisi di Sevastopol in Ucraina. Altre volte a colpire sono dei fanatici come Anders Breivik il 22 Luglio del 2011, ad Oslo e poi la vergognosa operazione dell' isola di Utoya. La strana coincidenza e' che la bomba ad Oslo e' esplosa 48 ore dopo una esercitazione antiterrorismo tenutasi negli stessi edifici, e la Polizia norvegese e' costretta a fare i conti con Simas, una struttura creata dall' intelligence U.S.A. La stranezza e' ancor più strana se si considera che il WTC pochi giorni prima l' attacco dell' 11 Settembre, erano state chiuse per lavori di manutenzione (alcuni sostengono per minare le due torri affinché la scena sembrasse più imponente e suggestiva...). Ancora indietro il 7 Luglio del 2005, a Londra e prima, l' 11 Marzo del 2004 a Madrid.
Negli ultimi due anni, l' attenzione dei "terroristi" si e' focalizzata su Parigi prima, e Bruxelles adesso. La cosa veramente strana che appare subito e constatare come sia una consuetudine il modus operandi di questi signori. Luoghi pubblici. Preferibilmente affollati. Colpire. Una volta la Metropolitana, un' altra dei treni, altra ancora un aeroporto. Sensazionalizzare. Emotivamente, e con buona pace di Allah, Dio, Gesù Cristo, Jafeh o Buddha. Parigi, Bruxelles. Saint-Denis e Molenbeek. Ma primariamente due luoghi simbolo anche per altre cose, oltre che per essere capitali europee e centri nevralgici della politica occidentale.
Bruegel. Non il pittore Pieter, ma il Bruxelles European and Global Economic Laboratory. Oggi si chiamano think tank, i gruppi di riflessione politico-internazionali. Ovviamente ha sede a Bruxelles, e nel 2012 il periodico economico inglese Prospect lo ha dichiarato think tank dell' anno, parlava della crisi eonomica dell' eurozona... 
I padri putativi di questo progetto sono, neanche a dirlo, Francia e Germania (polo agroalimentare ed industriale dell' Europa che questi signori vorrebbero costruire per il domani) che nel 2003, per il quarantennale del Trattato dell' Eliseo, stipulano degli accordi bilaterali. La comunione di intenti viene siglata da Jacques Chirac, uno dei più illustri esponenti della Massoneria francese e membro del Bilderberg (http://www.planet.fr/dossiers-de-la-redaction-societes-secretes-les-politiques-qui-sont-membres.57793.1466.html?page=0%2C17) e Gerhard Schroeder (http://www.mmnews.de/index.php/politik/46190-g7-und-bilderberger).
Al 2012 il Bruegel e' presieduto da Jean Claude Trichet (anche presidente comparto Europa della Trilaterale) ed e' diretto da Jean Pisani-Ferry. Sono presidenti onorari del Bilderberg il sig. Mario Monti e Leszek Balcerowicz. 
Tralascando la pantomima sui presunti "lavori" del gruppo in materie di politica finanziaria, monetaria e bla bla bla, elenco di seguito le aziende (tutte ovviamente private, e tutte, altrettanto ovviamente, multinazionali) che ne sono soci membri: Deutsche Telekom, Electricité de France (EDF), Ernst & Young, Erste Bank Group, General Electric, l' immancabile Goldman Sachs, Google, Louis Vuitton Moet Hennessy (LVMH), S.A, Microsoft, Mastercard, MECM Ltd, Novartis, NYSE, Euronext, Pfizer, Qualcomm, Renault, Samsung Electronics, Schroeders, Solvay, Syngenta, Toyota, UBS e...udite udite...Unicredit.
Ora, la sede del Bruegel risulta essere in Rue de la Charité 33, a Bruxelles. Il suo presidente e' Jean Claude Trichet, che però e' anche il presidente della Commissione Trilaterale, ed innegabilmente uomo dei poteri forti. Ma anche Letta e lo stesso Monti sono membri della Trilaterale. Del primo non si sente più parlare in Italia perché, dopo aver ricevuto disposizioni su quali istanze portare avanti da Primo Ministro italiano, e' ora a Parigi. Il secondo resta vigile in Italia sulla situazione che sta evolvendo. Ma la cosa davvero curiosa e' che la sede della Commissione Trilaterale per il comparto Europa e' in Rue de Teheran 5, a Parigi.
Possibile che chi semina terrore rovinando le vite degli altri lo faccia con una mappa così capillare delle sedi di interesse massonico europeo, e soprattutto con una metodologia che risulta essere quasi sempre la medesima, se non prescindendo dagli scenari?
E' ragionevole il sospetto che questa catena di accadimenti possa essere guidata in realtà da una unica mano (quella si, nera), che possa permettere di non riflettere su altre cose che, magari, in concomitanza con questi eventi passano avanti sottotraccia (come dire che siccome...ubi maior...) nel silenzio complice dei Media? Oppure e' così assurdo ritenere che qualcuno possa orchestrare queste straordinarie opere sceniche  proprio in casa sua per ottenere scopi che a noi non e' dato conoscere?
Ripeto. Supposizioni, incastri, le demolizioni assistite delle Twin Towers, strane coincidenze, concreti riscontri. E' già di per se assurdo che io le possa ragionare come ipotesi contemplabili, ma chissà se e' proprio questo il gioco che qualcuno cerca di mettere sul tavolo?
Complottista o no, lo ripeto, rimango attonito e sgomento per la semplicità con cui questo qualcuno elimina vite umane come se nulla fosse, e, complottista o no, vorrei portarmi nella tomba il ricordo di veri nemici e non di falsi amici.


Roberto De Sanctis - All Rights Reserved  

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