08/12/15

Elementi: il Fuoco.




        Non resta che prendere un altro pezzo di legno e adagiarlo alla brace che sta già bruciando. Lingue di fiamme che esplodono in vari colori accartocciandosi per poi liberarsi come fossero di tessuto, mescolano colori fra il bluastro del cherosene ed il verde sulle parti esterne, per poi andarsi ad espandere ed assottigliarsi in un arancio tendente al nero lucido con sigilli in segmenti di lava che spezza le anime di quel legno che arde.
Ipnotico come un argomento che interessa, mi lega al suo muoversi placido gridando all' oblio, di tanto in tanto percorrendo la strada delle microesplosioni di corteccia che e' raggiunta dalla fiamma, mentre quelle scintille che si propagano tutte intorno vanno, fermandosi sull' opaco confine di quel vetro che le separa.
Sale e silicio esposti al calore dell' anima, aggrumati, trattati per non dilatarsi fino a che il nulla si diffonda ed il calore si raccolga scivolando fra le gambe di un astante. Egli rimane immobile ad assistere a quel desertico sublime esperimento di movenze toniche, dentro una vasca incandescente di braci luminose e rotte.
Energie silenti come sibille danzano avvolgendo quella sagoma di legno fumoso che si espande. Meraviglia di gettoni fusi fra le pietre divenute cristallo già sollevano fra le numerose lingue e l' odore acre, avvicendandosi alla danza e al comandare quel disordinato incanto dentro il vortice di fuoco che avviluppa.
Crepitii e rotture dentro, come una schiena con le vertebre esplose, fuoriesce lava scivolando via fra le emozioni e il razionale impeto. Da un calore intenso dentro il limite che e' la distanza da quel fuoco acceso. Sapida masticazione e labbra secche bramano la voglia antica di appartenere a quella fiamma, diffondendo fino a che spazio ne colga il fuoco mistico, che come liquida vernice abbraccia superfici esposte fra colate ed essiccati argini.
Gravida di viva luce e di sostegno assale, volgendosi all' intensità che dentro il tempo fu dimenticata. Muta osserva dentro il tattile esperimento di assaggiare calda fiamma, come per rendere in un momento solo, eternità di docili ingessate fiamme, al cospetto di quell' individuo e i suoi pensieri, mentre monta in una nuova idea di libera assonnata quiete, ricacciandosi dentro la scena di una brace oramai cotta, che da cenere diviene unica ingegnosa strada.
Attraversa, e come perle si dissemina fra strati di cute e sconosciuti schemi. Indaco e colori tenui vanno mescolandosi ad un nuovo tipo di colore acceso come se l' inchiostro a propria volta scivolasse dentro fogli concavi, diradandosi in un vertice accartocciato per destare tela nuova verso l' asciutto di una scena ricordata solo allora e mai più vissuta nei momenti che ci son caduti dentro da quell' unico momento in poi.
Geometrie assalite e traiettorie di calore che si liberano intorno, miste al solo incanto di un colore intenso dentro il buio del legname che si asciuga, fra quell' umido di pioggia giace fino al fondo di una nuova scia di luminose fiamme che son pronte ad avvolgere di nuovo in un riflesso che come specchio ci racconta di un presente appena visto e poi già andato via.


Roberto De Sanctis - All Rights Reserved

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