Questo scritto va alla frazione di Piedimordenti, Comune di Borbona, Rieti.
Ma va soprattutto ad alcune persone che già da molto tempo ho modo di apprezzare e che si prodigano spesso per la mia felicità e per quella di un nutrito gruppo di miei amici.
Amo la vita semplice, e allo stesso modo rifiuto sovrastrutture, finzione e tutto ciò che della vita e del viver comune non e' nucleo.
Massima espressione di Libertà, come questo dipinto di pastelli dai confini di un immaginario ampissimo e denso, dove un incontro dell' essenziale, del basico, finisce per mescolare gli elementi tutti insieme.
Ma va soprattutto ad alcune persone che già da molto tempo ho modo di apprezzare e che si prodigano spesso per la mia felicità e per quella di un nutrito gruppo di miei amici.
Amo la vita semplice, e allo stesso modo rifiuto sovrastrutture, finzione e tutto ciò che della vita e del viver comune non e' nucleo.
Massima espressione di Libertà, come questo dipinto di pastelli dai confini di un immaginario ampissimo e denso, dove un incontro dell' essenziale, del basico, finisce per mescolare gli elementi tutti insieme.
IL SILENZIO CHE SI RACCONTA
E'
come un orto di cartapesta
Questi
terreni, quì a Piedimordenti
Dentro
un ricordo che come pastelli
Disegna
curve discese dai monti
Se
poi e' l' inchiostro che tinge la mano
A
ricordarci la traccia che scorre
Placido
passa da sempre il Velino
Modella
scene, anzi le vuole imporre
Intima
passa e n' e' testimone
Cambia,
accarezza, poi scivola a valle
Gelida
e' l' acqua ed e' il bene comune
Corre,
si stringe, va via come un folle
Ora
e' lo sguardo che fissa un pensiero
Ritto
si posa su un volto segnato
Racconta
un viso che non sembra vero
Parla
di un tempo che se n' e' andato
Raggruma
gocce che poi fa matassa
Come
se un filo le tenesse insieme
Passa
la vita che pare melassa
Sciolta
in un tempo che non le conviene
Osserva
il tempo e lo guarda negli occhi
Dentro
lo aspettano rughe e un signore
Ecco
che adesso memoria riaffiora
Nei
pochi istanti racchiudono ore
Brilla
scintilla di quel caldo fuoco
Legna
che arde riscalda la fiamma
Piedimordenti
ha dipinto per gioco
Ma
adesso a bruciare e' il mio cuore che affanna
Resta
a diffondersi un fumo di brace
Varca
il confine come fosse un cancello
Passa
un cinghiale poi plana un rapace
Di
un bel disegno ora il cielo e' mantello
Roberto De Sanctis - All Rights Reserved
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